top of page
  • Immagine del redattorePaola, La Casuarina

Vitamine e acidi essenziali per una crema anti-age



Se è vero che non si può pretendere da una crema l’elisir della giovinezza è altrettanto certo che è indispensabile ricordare che prevenire è meglio che curare.


La ricerca scientifica in campo cosmetico consente la formulazione di prodotti sempre più efficaci ma è la costanza nel loro impiego è la reale arma vincente per rallentare i processi di invecchiamento fisiologico.


Per ritardare il più possibile la comparsa delle rughe il suggerimento è quello di dedicare quotidiane cure alla propria pelle iniziando dalla pulizia fino ad una adeguata protezione con cosmetici specifici.


Come funzionano gli antirughe?

I moderni antirughe sono formulati con combinazioni di più sostanze attive combinate tra loro a seconda delle caratteristiche che il prodotto finale deve avere e della fascia di età cui è destinato.

La convinzione comune che occorra cambiare spesso il cosmetico perché la pelle si abitua e il cosmetico non ha più effetto, è avallata unicamente dal fatto che in realtà è la stessa cute che cambia esigenze a seconda delle stagioni e delle condizioni ormonali ed emozionali di ognuno di noi.


Dato che le rughe non sono considerate una patologia, il loro trattamento è di

prevalente competenza cosmetica. I cosmetici antirughe hanno l’obiettivo comune di aumentare l’idratazione, la morbidezza e la luminosità, effetti che insieme concorrono a migliorare l’aspetto della pelle e ridurre la visibilità delle piccole rughe.


Se ben formulata, possiamo considerare la nostra crema come un capo cantiere, a cui noi affidiamo i lavori di ristrutturazione della nostra pelle. E come in tutti i lavori di restauro, il capo mastro dovrà avvalersi di esperti artigiani , capaci di lavorare in sinergia.


Le vitamine sono fedeli alleati

Al limite tra l’uso cosmetico e quello farmacologico troviamo i derivati della Vitamina A, tra cui il più importante è l’ Acido Retinoico che ha caratteristiche farmacologiche spiccate (e rilevanti effetti collaterali corrispondenti) pertanto va impiegato solo sotto controllo medico.


In cosmesi si fa uso di sostanze chimicamente simili, ma con una migliore tollerabilità a livello cutaneo, le più significative sono rappresentate dal retinolo sotto forma di acetato, palmitato o propionato e dalla retinaldeide.


Quando tra gli ingredienti di una crema trovate una parola che inizia con il prefisso -retin sapete che vi trovate di fronte a un eccellente anti-rughe, che arriva al cuore delle cellule per ripararle, con azioni che sono documentate clinicamente:


  • aumento della desquamazione superficiale

  • assottigliamento dello strato corneo

  • stimolazione dei fibroblasti

Oltre al trattamento delle rughe i prodotti farmaceutici a base di acido retinoico sono consigliati anche per la pelle impura poiché aiutano a evitare gli accumuli di cheratina che tappano i pori, proprio grazie all'aumento della desquamazione.


Ma contrariamente agli alfa-idrossiacidi che esplicano anche una funzione idratante, l’acido retinoico tende ad aumentare la secchezza e la sensibilità cutanea, soprattutto abbinata a esposizione ai raggi solari o alle lampade abbronzanti.


Acido glicolico

E’ il più semplice degli idrossiacidi, viene ricavato da fonti vegetali come la frutta, la barbabietola e la canna da zucchero. La presenza nella sua molecola di 2 sostituenti, quello acido e quello alcolico vicini tra loro, comporta speciali proprietà tra cui una affinità per le proteine e dunque una capacità di ridurre le forze di coesione tra le cellule dello strato corneo (corneociti) che come mattoncini stretti stretti proteggono l’epidermide.


Mentre il ridotto peso molecolare ne favorisce l’assorbimento nello strato corneo. Per questi motivi trova largo impiego sia nel settore dermatologico che in quello cosmetico.

A basse concentrazioni (8/10%) comporta l’aumento dell’assorbimento di acqua negli strati superficiali, mentre in concentrazioni più elevate (10/15%) provoca una progressiva esfoliazione della pelle.


L’innalzamento della velocità di turnover cellulare sembra produrre inoltre una stimolazione dell’attività dei fibroblasti con incremento nella produzione di collagene ed elastina.



L'uso in medicina dell'acido glicolico

Attenzione però, qualsiasi trattamento estetico deve essere fatto da personale competente e preparato.


Concentrazioni comprese tra il 50 e il 70% di acido glicolico sono riservate all'uso medico e trovano applicazione nel trattamento delle cicatrici, delle smagliature, dei residui cicatriziale, dell’acne e delle iper-pigmentazioni.


Acido lattico

È presente nella superficie epidermica dove arriva attraverso il sudore eccrino, cioè quel sudore che partecipa attivamente ai processi di termoregolazione del corpo, Il pH lievemente acido della soluzione acquosa che bagna l’epidermide (tra il 4,5 e il 6,5) è dovuto soprattutto all'acido lattico.


Normalmente utilizzato in cosmetica per imprimere ai prodotti un pH acido lo si trova soprattutto in detergenti intimi e in detergenti cutanei in cui il grado di acidità deve essere tenuto tra 4 e il 5,5. In dermatologia si usa in dosi massive (fino al 40%) per promuovere l’esfoliazione dello strato corneo.

32 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page