La pelle è uno degli organi più complessi del corpo umano, ma anche uno dei meno conosciuti per quanto riguarda la funzionalità degli strati superficiali.
Lo strato corneo, lo strato più esterno del nostro organismo, ha un comportamento simile a quello di una spugna nel cedere e assorbire umidità. Quanto più è integro e compatto tanto più potrà assolvere a questa indispensabile funzione protettiva. In caso contrario la progressiva perdita di umidità porterà a una carenza di acqua, manifestando le note e percepibili alterazioni:
Desquamazione (forfora secca sul cuoio capelluto)
Ruvidità
Prurito
Indebolimento delle difese protettive
Fino a pochi anni fa l’epidermide era considerata un organo inerte. Oggi sappiamo che ha un ruolo attivo nel processo di idratazione. In presenza di fattori avversi, i biosensori posizionati sulla cute stimolano la filaggrina, (proteina presente nell’epidermide) che, in condizioni endogene ed esogene estreme come l’irraggiamento, l’inquinamento, il clima secco, lo stress), viene degradata, producendo, fra le altre, due molecole funzionali:
il PCA con funzione idratante
l’acido urocanico, con funzione protettiva dalla radiazione UVA
Quando questo processo fisiologico importante non funziona bene o non funziona più siamo in presenza di pelle secca: rossore, prurito, ipersensibilità soprattutto nelle zone più esposte, come il viso.
Ecco perché l’idratazione cutanea è la promessa più frequente che il prodotto cosmetico rivolge al consumatore!
I trattamenti idratanti specifici:
ripristino del film idrolipidico carente o compromesso
protezione dagli agenti avversi (inquinamento, secchezza, temperatura bassa, irraggiamento solare)
impiego di prodotti detergenti
Contrariamente a quanto ipotizzato dal consumatore medio la delicatezza non dipende solo dagli ingredienti non allergenici, la delicatezza dipende anche dalla loro qualità e dalla presenza di impurezze; per fare un esempio, il sapone da toilette, a torto criticato anche dagli stessi dermatologi per il pH elevato, purché prodotto con alcalinità controllata, può essere usato da soggetti con pelle secca alle volte più vantaggiosamente dei cosiddetti “saponi sintetici”.
Una buon prodotto deve mantenere l’omeostasi cutanea, supportando dall’esterno il meccanismo naturale per l’idratazione e la protezione cutanea, utilizzando ingredienti che possono stimolare l’espressione genica della filaggrina, la quale, subisce una fluttuazione armonica durante il ciclo circadiano: dando sostegno alle applicazioni personalizzate giorno/notte.
L’approccio topico del cosmetico è stato per anni svalutato, perché considerato utile quanto una vernice applicata sulla cute. Un cosmetico che non interagiva in alcun modo con la cute e, soprattutto, che non avesse alcuna possibilità di penetrare, poiché l’epidermide è una barriera.
Oggi numerosi studi scientifici dimostrano che qualsiasi stimolo all’interfaccia può causare effetti (sia benefici, sia negativi) tramite “sensori” residenti sugli strati più esterni della cute, rivalutando così la funzione degli strati cutanei e sovra cutanei più esterni, come lo strato corneo e il microbiota.
(tratto da: Detersione e idratazione: il futuro di due funzionalità cosmetiche interdipendenti - E. Mignini Direttore Generale SICC)
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