
Biotecnologia e frammentazione molecolare
Con biotecnologico si intende “ogni applicazione tecnologica che si avvale di sistemi biologici, di organismi viventi o di loro derivati, per realizzare o modificare prodotti o procedimenti per un uso specifico”.
Batteri, lieviti o microalghe rappresentano la base per lo sviluppo di ingredienti innovativi utili anche per sviluppi futuri grazie alla loro versatilità e al basso impatto ambientale rispetto ad altre fonti.
Tra gli esempi noti di applicazione biotecnologica vi è la fermentazione batterica con la produzione di metaboliti a elevata purezza; come l’Acido Ialuronico - (HA) - sostanza efficace e sicura che oggi acquista un nuovo appeal agli occhi di un consumatore sempre alla ricerca di novità, grazie a nuovi dati scientifici sperimentali e osservazioni cliniche.
L’ HA è un glicosamminoglicano, che costituisce nel derma umano una porzione rilevante della matrice extracellulare, in cui sono immerse le cellule viventi e polimeri fibrosi (collagene ed elastina). La sua degradazione è un fattore chiave delle alterazioni dell’idratazione, turgore e architettura della pelle.
Negli ultimi anni è stato accertato che anche i cheratinociti, in sede epidermica, producono HA e lo riversano negli spazi interstiziali circostanti dove raggiunge anche concentrazioni più elevate di quelle del derma; ma con una permanenza, in questa sede, breve.

Attualmente, è molto utilizzato l’HA frammentato a diversi pesi molecolari (PM), poiché si verifica un effetto sinergico tra le molecole di differenti dimensioni che combinate insieme creano condizioni ottimali per prevenire, contrastare il processo di invecchiamento cutaneo.
La scelta dell’HA frammentato è quindi legata alla capacità di reintegrare l’umidità nella pelle e trattenere l’acqua per un periodo prolungato; la pelle risulta più liscia e luminosa. L’idratazione costante rallenta la formazione delle rughe e migliora le linee sottili o profonde già sviluppate, aumentando al tempo stesso la rigenerazione cellulare e stimolando la produzione di collagene.
Comments